Fortunatamente qualcosa di interessante è venuto fuori, come il Progetto Petall, che ha referenti anche in Turchia, e tra i pochi insegnanti che hanno condiviso la propria esperienza mi è piaciuta moltissimo la presentazione di Edmodo fatta da una collega spagnola.
A parte questi due esempi il pensiero che mi ronzava per la tsta nella maniera pià insistente era la constatazione che, nonostante molte delle cose dette fossero giuste, mi trovassi di fronte ad una enorme contraddizione: come potevano tutti quei colleghi, o ricercatori interessati alla didattica delle lingue, non tenere in considerazione le basi della didattica nel comunicare i loro progetti o esperienze? il clima era quello delle più noiose lezioni frontali universitarie, dove le slide dei power point scorrono per ore incuranti dei livelli di attenzione tanto analizzati da neurolinguisti e pedagoghi, il power point trionfa nonostante l'enorme scelta di applicazioni dedicate a rendere le presentazioni più dinamiche e chiare; la descrizione teorica ci racconta di come "più fai e più impari" mentre sei costretto a immaginarti complesse attività didattiche senza muovere un dito; relatori che leggono le slide che sono il riassunto del pdf già disponibile in rete e che avremmo fatto meglio a leggerci in solitudine.
È questa la formazione che serve? Non credo, credo invece di essere capitato in un territorio del quale non sono esperto, una conferenza accademica, dove ricerca e didattica sono lontane cugine, ma che viaggiano ognuna sulla propria strada. Quello che cerco, invece, è un confronto tra insegnanti, ricercatori, educatori che permetta di diffonere buone pratiche, punti di riferimento teorici, studi direttamente connessi alla pratica didattica.
Non è una cosa impossibile. Nel mio strano percorso professionale ho partecipato a conferenze che avevano questa impostazione. Un buon esempio di formazione che cerca di unire la figura dell'insegnante con quella del ricercatore sarà la formazione per docenti di spagnolo come lingua straniera all'Università del Bosforo, che si svolgerà l'11 e il 12 dicembre a Istanbul: l'anno scorso, grazie alla condivisione delle esperienze didattiche dei vari docenti che hanno partecipato, sono ritornato in classe con tante idee e molto motivato. Le bibliografie fornite così come i riferimenti teorici citati negli incontri sono stati uno strumento prezioso che mi hanno permesso di approfondire con lo studio individuale. Vediamo se questa volta le mie aspettative non saranno tradite.